Cacciare a Palla - Gennaio 2011

20/01/2011 15:24:46

In copertina:La caccia al trofeo è utile alla gestione della fauna?

La caccia al trofeo come strumento di gestione e conservazione
di Anna Bocci, Dipartimento Scienze Ambientali dell’Università di Siena
L’attività venatoria finalizzata in modo esclusivo alla ricerca del capo da trofeo, con tutti i problemi di forte squilibrio della struttura delle popolazioni oggetto del prelievo che questa attività comporta, è stata da sempre osteggiata dal mondo scientifico internazionale; in questo articolo la dottoressa Anna Bocci ci offre una differente chiave di lettura dell’annosa questione

Cultura venatoria
Posada: un piccolo, grande museo
di Enrico Garelli Pachner
Il piccolo Museo di Posada, nei Carpazi Orientali, rappresenta per gli appassionati di caccia e trofeistica un prezioso scrigno, dove vengono custoditi alcuni dei più importanti trofei ottenuti in terra rumena

Per saperne di piu’
La Babele delle equipollenze
di Marco Franco Franolich, docente della Scuola Forestale Latemar
Il problema delle equipollenze e quindi del riconoscimento della validità, da parte delle altre Regioni-Province, delle abilitazioni conseguite presso quelle di residenza è sempre più sentito dai cacciatori a palla; cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, pur consapevoli che il caos normativo che impera in questo settore sia ben difficilmente debellabile quando manca la volontà di farlo

Eventi
A Trieste la 58esima assemblea AGJSO
di Giuliano Zanchi
Dopo lo sforzo organizzativo del 2009 per la 45esima assemblea nazionale UNCZA, la sezione provinciale di Trieste della FIdC si è impegnata quest’anno anche per la 58esima riunione dell’AGJSO. Da notare che, pur essendo la più piccola d’Italia, la federazione triestina, che conta solo 400 soci, è riuscita a portare al successo anche questa manifestazione venatoria internazionale

Gestione faunistico-venatoria
Il cinghiale in Alto Adige
di Ivano Confortini, biologo responsabile del servizio Caccia e Pesca della Provincia di Verona
Al convegno tenutosi a Terragnolo (Tn) “Il cinghiale in ambito alpino: tra gestione e controllo di un problematico” è stata presentata dal dottor Giorgio Carmagnola dell’Ufficio Caccia e Pesca della Provincia autonoma di Bolzano una interessante relazione sulla presenza del cinghiale in Alto Adige. Proprio il cinghiale si è recentemente affiancato al cervo, specie già di per se stessa alquanto problematica per quanto riguarda l’impatto provocato sulle colture agricole e forestali, determinando un aumento dell’impegno dell’ente pubblico e dei cacciatori in termini di risorse umane e finanziarie messe in gioco e ciò al fine di contenere i danni arrecati

L’angolo del veterinario
Le… buone intenzioni!
di Ezio Ferroglio
Al seguito del cervo Wapiti, alla fine dell’Ottocento, nel Parco della Mandria è arrivato anche un parassita che ha causato non pochi danni. Un problema che ha interessato un’area ben precisa, ma oggigiorno la possibilità che il parassita fuoriesca dal Parco e trovi condizioni idonee per mantenersi ed espandersi ci sono tutte, manca solo l’innesco…

Caccia senza confini
Sulle tracce del black bear
di Mario Nobili
L’autore, descrivendo alcune delle sue più o meno fruttuose esperienze di caccia all’orso nero americano, coglie l’occasione per illustrarne le varie forme di caccia e le aree più indicate per praticarla

Cani da traccia
Recupero nightmare
di Guenther Mittenzwei
Purtroppo, troppe volte il peggior nemico dei cacciatori sono i cacciatori stessi! In questo racconto tutta l’amarezza dell’autore nel constatare, per l’ennesima volta, questa triste realtà…

Notizie dall’U.R.C.A.
I tre Re di Aegylon
di Andrea Paperini, U.R.C.A. Livorno

Appostamenti per la caccia
Altane rivoluzionarie
in collaborazione con Alberti
Le altane H&R-Alberti rispondono all’esigenza dei cacciatori di avere un maggiore campo visivo dal proprio appostamento di caccia, cosa che, conseguentemente, aumenta la possibilità di abbattimento della preda

Calibri
375 Holland & Holland Magnum, sovrano centenario
di Sergio Facchini (prima parte)
Dalla felice e competente penna di Sergio Facchini la presentazione di uno dei calibri certamente più conosciuti, calibro che ha fatto la storia delle armi rigate da caccia in particolar modo nelle colonie inglesi, per poi allargarsi a macchia d’olio in tutti i continenti; in questa prima parte effettueremo un excursus storico sulla nascita dell’indiscusso re dei calibri medio-grandi

Ottiche
Swarovski Z 3, 4, 5, 6…
di Danilo Liboi
Con gli Z4i appena presentati, sembra che la Swarovski abbia completato il titanico sforzo di lanciare sul mercato in tre anni quattro nuove serie di cannocchiali da puntamento, anche se si mormora che il reparto tecnico tirolese sia ancora tutt’altro che a riposo… È l’occasione per fare qualche confronto e capire le differenze tra i modelli più simili delle varie serie

Armi
Mauser 66 S: raffinato cacciatore giramondo
di G. Fabio Pagani

Il modello Europa 66 della Mauser, nelle differenti varianti, rappresenta una pietra miliare nella storia delle armi rigate da caccia; alcune soluzioni tecnico-costruttive come l’intercambiabilità delle canne e, in primis, l’otturatore telescopico, rappresentano il punto di partenza per progetti armieri nati in tempi ben più recenti

Ottiche
Zeiss Victory DiaScope 65 T* FL
di Ettore Zanon
Il cannocchiale da osservazione a forti ingrandimenti, in gergo lungo, rappresenta la nostra green card per un mondo sempre troppo lontano, un mondo nel quale è necessario entrare in punta di piedi; ogni cacciatore a palla dovrebbe possederne uno e chi ha iniziato a utilizzarlo si rende ben conto della sua grande importanza. La Zeiss hapresentato quest’anno una nuova linea di Spektive, i DiaScope T* FL, caratterizzati da soluzioni tecniche e da una qualità ottica che li piazza a livelli verticistici

Una cartuccia al mese
Brenneke 9,3×62 TUG: una cartuccia per selvatici tosti
di Danilo Vendrame

Organo ufficiale S.C.I. Italian Chapter
Fuochi rossi nel Selous
di Antonio Evangelisti (prima parte)
… situato nella parte meridionale della Tanzania, il Selous Game Reserve (SGR) copre un’area di più di 50.000 km2 ed è completamente disabitato: centinaia di chilometri senza alcun segno di antropizzazione, né case, né luci e tantomeno antenne o ripetitori, purtroppo a noi così familiari; la sensazione che si prova è quella di trovarsi in mezzo all’oceano, così piccoli e sudditi nei confronti del mare, con l’unica differenza che al posto dell’acqua c’è la savana…

Per saperne di più
Quando l’uomo è la preda
di Gianni Olivo (prima parte)
La storia dei mangiatori di uomini è vecchia come l’uomo stesso ed è entrata nel folklore, nelle tradizioni e, ovviamente, nelle favole, ma ha un fondo indiscutibile di cruda verità. I cristiani sbranati nei circhi e i combattimenti di gladiatori contro leoni, le cosiddette venationes, che a volte non erano veri combattimenti, ma occasioni per far divorare i condannati da belve di varie specie, furono i primi casi di cui si scrisse e si parlò diffusamente dell’argomento, ma sicuramente coloro che abitavano zone infestate dai predatori da sempre avevano imparato a fare i conti con quella scomoda realtà, senza clamore e senza pubblicità

Pillole d’Africa
Associazioni tra mammiferi e uccelli
di Gianni Olivo
Forma di simbiosi, vere o presunte, tra varie specie di uccelli e altri animali sono ben note a chi si occupa di natura. Si tratta di associazioni realmente esistenti, ma che spesso si prestano anche a equivoci e false credenze

Commenti:

Mirco.R22/01/2011 23:16:41
Ma quanto è bello lo Zeiss Victory DiaScope 65 T* FL ? Ma quanto costa....
Copyright © 2024 - U.R.C.A. Provinciale Arezzo Via Alessandro Fleming, 52100 Arezzo - Cookie Policy
Contenuti e cartografia su gentile concessione della Provincia di Arezzo