Dopo il consueto editoriale a firma di Danilo Liboi dedicato, questa volta, alla “questione lupo” e la rubrica delle lettere, sempre più seguita ed apprezzata, l’apertura del numero è stata affidata alle conoscenze specifiche e al savoir faire di uno dei migliori tecnici faunistici italiani, Paolo Molinari, che conclude, con questo suo terzo articolo, la sua attenta e disincantata valutazione della caccia in Italia. Dopo questo accorato invito di Molinari a diventare cacciatori migliori, ecco uno splendido racconto di una delle penne più apprezzate di Cacciare a Palla, Marco Perini, che, con la sua delicatezza e il suo garbo, ci porta a caccia di camosci sui monti Velebit, nell’attuale Croazia. Segue quindi un interessante articolo di Ettore Zanon sulla formazione dei cacciatori in Austria, molto, ma molto più seria e difficile rispetto a quella italiana. Ivano Confortini ci parla di palchi e corna e di come devono essere effettuate le loro misurazioni, quindi Rolando Stenghele ci spiega come sono condotte le operazioni di recupero degli ungulati feriti in Trentino. Massimo Marracci relaziona sul symposium CIC sugli ungulati svoltosi a Milano, mentre Fabio Ferrari ci spiega come è possibile, al giorno d’oggi, poter fare affidamento su una traiettoria perfetta della palla grazie alle nuove tecnologie. Matteo Brogi analizza pregi ed eventuali difetti del nuovo binocolo Steiner, il Ranger Xtreme 8×42, mentre Fulvio Tonin ci racconta tutto su un calibro che, malgrado non si tratti di una novità, si sta facendo apprezzare sempre più dai cacciatori italiani, il 300 WSM (Winchester Short Magnum). Danilo Liboi effettua una breve disanima su una nuova realtà delle munizioni del rigato tutta italiana: la Fiocchi ha finalmente deciso di entrare in questo mercato con tutto il know-how accumulato in decenni di esperienza sulle cariche per armi lisce; i risultati sono già sotto gli occhi di tutti, ma subiranno un forte implemento. Massimo Cucca ci farà partecipare a una giornata tutta Blaser, mentre l’amico Piero Guasti, nelle pagine dedicate al Safari Club International Italian Chapter, ci parla un po’ delle sua cacce preferite; esperienze ed emozioni da leggere. Segue la rubrica di Ettore Zanon sugli ungulati in Europa, mentre con Luca Bogarelli andiamo a cercare il re delle Higland, in una Scozia raccontata in modo magistrale. L’interessantissima rubrica trimestrale The Hunting Report, affidata alla penna di un altro cacciatore “nomade”, come lui stesso vuole essere chiamato, il nostro Mario Nobili, anticipa l’ultimo articolo di questo numero, che come di consueto riguarda le cacce africane. Gianni Olivo ci porta alla scoperta di un antilope splendida oltre che estremamente “difficile”, il lesser kudu. Come dicevamo all’inizio, numero bello pieno, che speriamo soddisferà i nostri lettori. Buona lettura a tutti!
[Fonte http://www.caffeditrice.com/]